venerdì 13 luglio 2012

23 Hekatombaion - Panatenee



Le Panatenee erano le feste più solenni della città di Atene, dedicate ad Atena Polias (protettrice della città) e aperte a tutte i cittadini liberi.
L'origine della festa si perde nella notte dei tempi. Secondo ipotesi più comune si tratterebbe del compleanno della dea.

La processione si raccoglieva prima dell'alba davanti alle porte del Dyplon, a nord della città, e seguiva la via processionale che dall'Agorà saliva all'Acropoli. Alcuni sacrifici venivano fatto di fronte all'Areopago (il tribunale della città) e al Tempio di Athena Nike.
A quel punto gli schiavi e i non ateniesi dovevano lasciare la processione, che entrava nel territorio sacro dell'Acropoli e si fermava al grande altare di fronte all'Eretteo. Il culmine della cerimonia era la dedica alla dea di un nuovo peplo tessuto dalle ergastinai, scelte tra le ragazze nobili della città.

Nel 556 a.C. per iniziativa di Pisistrato si decise di celebrare in modo speciale questa festa, una volta ogni quattro anni: nacquero così le Grandi Panatenee, che si estendevano in più giorni e oltre ai riti religiosi aggiungevano vari giochi e gare sportive.

Del corteo delle Panatenee è rimasta una preziosissima testimonianza figurata nel fregio che avvolgeva la cella del Partenone.
Partendo dall'angolo sud-occidentale vediamo il gruppo dei cavalieri, forse i caduti di Maratona, che prosegue nel lato settentrionale. Seguono gli anziani, i musicisti con le cetre e i flauti, i portatori di idre (vasi per l'acqua), i portatori delle offerte, le pecore e i vitelli per i sacrifici; si snodava poi verso sud-est, dove le ergastinai offrono alla dea il sacro peplo tessuto dalle loro mani durante l'anno.
Il lato sud è dedicato agli dei, Hermes, Dionysos, Demeter, Ares, Iris ed Hera, Zeus seduto sul trono e, sull'altro lato, Athena, Efesto, Poseidon, Apollo, Artemis, Afrodite ed Eros.


Preghiera ad Atena

Canto della grande Atena,
Vigile protettrice della città,
Colei che guarda oltre la guerra,
Il saccheggio, i pianti e la mischia.
E' Lei che protegge le persone,
Dovunque vadano o arrivino.
Signora dell'olivo,
Signora dello scudo e della lancia,
Signora di saggezza e strategia,
Mente fredda che riscalda gli animi,
Mentore di principi ed eroi,
Figlia di Zeus, dagli occhi celesti,
Insegnaci a pensare!
Ti onoriamo, Dea, dacci spirito buono
E il tuo favore benedetto!
 
Liberamente tradotta dal breviario dell'Ordine delle Horae
Translated with permission. 

 

1 commento:

  1. Se posso consigliare di ingrandire il carattere della preghiera... si legge veramente poco.

    In merito alle Panatenee anche Frediani nel parla in Marathon, anche se più dal punto di vista storico e meno mistico in base ai Giochi che gli atleti ateniesi svolgevano per primeggiare, raccogliere consensi quindi anche politici per una sucessiva carriera nell'amministrazione della città e come base per verificare la forma degli opliti che venivano preparati per la difesa della città.

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