venerdì 24 agosto 2012

24 agosto - Nascita di Osiride

Nel primo dei giorni creati da Thot, nacque Osiride (Ws-ir per gli egizi; quello che noi conosciamo è il nome greco). Il suo nome, Trono dell'Occhio, riflette la sua autorità regale, come discendente di Atum e primo faraone d'Egitto.

Il suo culto intreccia strettamente la credenza teologica del ciclo vita - morte - rinascita con il ciclo della vegetazione, come per altre divinità mediterranee (vedi Attis e Adone).
Fu lui ad insegnare agli uomini la coltivazione dei cereali e della vite; il fratello Seth, invidioso, lo uccise e usurpò il suo trono. La sorella e moglie Iside, aiutata da Nefti e da Anubis (che secondo alcune versioni sarebbe figlio dello stesso Osiride, avuto da Nefti) lo resuscitò creando la prima mummia e concependo con lui Horus, il figlio che lo avrebbe vendicato e che avrebbe ereditato il suo titolo. Osiride sarebbe poi diventato il sovrano e giudice del mondo dei morti; nell'Antico Regno, però, questo ruolo era assegnato ad Anubis, che perde d'importanza e diviene un subordinato di Osiride quando la città di Heliopolis (in cui si venerava l'Enneade) diviene più importante di Hermopolis (e dell'Ogdoade).

Suoi attributi: la pelle di colore verde, simboleggiante la rinascita; porta il copricapo Atef, cioè la corona bianca dell'Alto Egitto affiancata da due piume di struzzo; in mano ha il flagello e lo scettro, simboli di regalità; la sua veste bianca prosegue fino ad avvolgere i piedi, come le bende di una mummia.

La vicenda della sua morte e resurrezione veniva celebrata e rappresentata ogni anno, con varie feste divise tra novembre (il tempo della semina, in cui Osiride entrava nel mondo della morte) e la primavera (in cui si celebrava la rinascita della vegetazione come quella del dio.)

Tra i greci il suo culto si fuse con quello di Dionisio, mentre nei regni ellenistici e tra i romani la sua figura si sovrappose con quella del bue Apis e con l'iconografia di Giove e Plutone, creando così Serapis (Serapide).


Links di approfondimento:

Nessun commento:

Posta un commento